martedì 7 marzo 2017

La rappresentazione dei climi

I grafici termopluviometrici
I climi vengono rappresentati tramite particolari grafici chiamati grafici climatici o termopluviometrici.
Si tratta di grafici misti, che comprendono una parte di diagramma cartesiano per indicare l'andamento della temperatura media e di istogramma a barre o colonne per indicare la quantità di precipitazione.

Creare un grafico climatico
Per creare un grafico climatico occorre disporre dei dati delle temperature medie mensili di una località e delle sue precipitazioni medie mensili e raccoglierli in una tabella.
Osservati i dati, bisogna stabilire la scala in cui realizzare il grafico, cioè il rapporto tra spazio e valore di temperatura o di precipitazione.
A questo punto si può realizzare il grafico che rappresenti sull'asse delle ascisse il tempo, suddiviso nei 12 mesi dell'anno e sull'asse delle ordinate, tramite un doppio asse, le temperature e i millimetri di precipitazione.


Leggere e interpretare un grafico climatico
Leggere il grafico comporta il comprendere il significato dei simboli che vengono utilizzati e in particolare qual è l'andamento delle temperature e delle precipitazioni.
Per le temperature è sempre importante stabilire l'escursione termica annua, mentre per le precipitazioni stabilire se il luogo è tendenzialmente umido o secco e se il comportamento è costante o subisce variazioni significative.
Interpretare un grafico climatico invece richiede il cercare di capire quali fattori climatici hanno prodotto un determinato comportamento.