venerdì 28 aprile 2017

IA, ricerca scientifica, sfide e paradossi

Come si evolverà il rapporto dell'uomo con la tecnologia?
I rapidi sviluppi tecnologici sollevano interrogativi profondi. Tutta la scienza (conoscenza) è un bene? E' giusto porre limiti alla ricerca? In particolare, come si evolverà il rapporto tra l'uomo e i robot e le intelligenze artificiali?

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martedì 11 aprile 2017

argomenti verifica 2 maggio

Il geosistema pp. 286-289, definizione di bioma e classificazione (fino a prima colonna p.291), ipotesi della rarità della Terra (cosa sostiene no gli argomenti), tettonica a placche, tempo atmosferico e clima, produzione e lettura di grafici climatici, fasce climatiche, circolazione atmosferica generale, alisei e monsoni.


16. Spiega il fattore climatico della vicinanza alle masse d'acqua.
1) La vicinanza alle masse d'acqua può influire sul clima perché i venti sono in parte placati dal mare e quest'ultimo ne assorbe il freddo e il caldo.
2) Un determinato luogo terrestre che si trova vicino ad alcune masse d'acqua risulta più caldo. Questo perché l'acqua attira di più il calore e si riscalda più velocemente ed evaporando disperde calore.
3) Il fattore climatico della vicinanza alle masse d'acqua può essere molto pericoloso, perché sono causati dai venti che possono essere sia innocui, sia pericolosi. Una delle cause pericolose dei venti che avvicinano le masse d'acqua sono i monsoni, perché se questi venti passano sul mare le masse d'acqua che vengono in riva possono essere anche molto pericolose sia per il luogo che per gli abitanti del luogo.
4) Il fattore della vicinanza alle masse d'acqua è un mitigatore perché quando fa freddo rilascia il caldo assorbito d'estate poi d'estate con le alte temperature l'acqua evapora per poi ricadere e rinfrescare l'aria.
5) Durante i periodi estivi il mare rilascia aria fredda che va verso l'entroterra creando i venti, durante i periodi invernali il mare rilascia aria calda mentre l'entroterra ha aria fredda portando ad un abbassamento o ad un rialzo della temperatura.

Le fasce climatiche e la circolazione atmosferica

La fasce climatiche
Possiamo dividere il mondo secondo fasce o zone climatiche, in base alla quantità di raggi solari, fattore che costituisce il motore climatico e determina in modo profondo l'andamento delle temperature.

Zona torrida: è la fascia che si estende tra i due tropici, quindi tra i 23°26' N del Tropico del Cancro e i 23°26' S del Tropico del Capricorno. In questa zona l'apporto di raggi solari e quindi di energia è elevato tutto l'anno con variazioni non significative.
Zone temperate: sono le due fasce che si estendono tra i tropici e i circoli polari del proprio emisfero. L'apporto di raggi solari in queste fasce subisce una variazione molto rilevante che causa una altrettanto sensibile variazione delle temperature.
Zone fredde o polari: sono le due fasce, o meglio le calotte, contenute all'interno dei due circoli polari, quindi al di sopra dei 66°33' di latitudine. In queste zone l'apporto dei raggi è sempre ridotto: anche nel periodo in cui il sole rimane in cielo per tutto il giorno, l'elevata inclinazione dei raggi determina una dispersione del loro calore su aree molto vaste e quindi una ridotta incidenza. Nei mesi invernali l'apporto dei raggi solari è assente o quasi assente.


La circolazione atmosferica generale

Tutti i venti sono generati da differenze di pressione: quando una massa d'aria è relativamente più leggera essa costituisce un'area di Bassa pressione, quando invece è relativamente più pesante costituisce un'area di alta pressione. La massa leggera (Bassa pressione) tende a salire verso l'alto richiamando al suo posto la massa di alta pressione. Questo spostamento è il vento. I venti si sviluppano nei primi due strati dell'atmosfera, chiamati Troposfera (fino a 10 km dalla superficie) e Stratosfera (da 10 a 50 km dalla superficie). Tra tutti i venti, ce ne sono alcuni costanti, generati da condizioni stabili: essi costituiscono la circolazione atmosferica generale.

Gli Alisei

A livello del suolo, uno dei fenomeni più importanti della circolazione atmosferica generale sono i venti costanti che soffiano dai tropici verso l'Equatore, chiamati Alisei. Essi spazzano le nubi che si trovano sui tropici e le portano verso l'Equatore, generando una situazione di aridità sui tropici e grande quantità di precipitazioni all'Equatore.

I monsoni
I monsoni sono un caso particolare, sono dei venti stagionali che si manifestano in un periodo dell'anno. In estate l'aria sulla parte continentale si scalda velocemente e richiama l'aria più fredda e umida dal mare che porta piogge intense. In inverno è l'aria del mare ad essere più calda e a richiamare quella del continente che è secca.