martedì 10 gennaio 2017

Il sistema Terra: una dimora per la vita e per l'uomo

Un ambiente adatto alla vita.
... come si racconta nel film Interstellar ... se l'uomo dovesse cercare un pianeta su cui andare ad abitare...
Esistono altri pianeti abitabili?
Se sì, possiamo raggiungerli?
Cosa rende un pianeta abitabile e ospitale per la vita e per l'uomo?
Anche sulla Terra, non tutti i luoghi sono adatti alla vita. Quali lo sono di più? E quindi, cosa ha reso la Terra adatta alla vita?

Ipotesi della rarità della Terra:
Nel nostro universo l'insorgere della vita pluricellulare è un evento piuttosto raro, dovuto ad una notevole serie di circostanze fortuite.

Peter Ward al TED spiega le estinzioni di massa
http://www.ted.com/talks/peter_ward_on_mass_extinctions?language=it#t-190289

Chi è Peter Ward? Paleontologo statunitense, professore di Biologia e di scienze della Terra e dello Spazio all'Università di Washington a Seattle, divulgatore scientifico e autore di "Rare Earth"

Cosa è TED? TED (acronimo di: Technology, Entertainment and Design) è un’organizzazione privata no-profit  nata nel 1984 con lo scopo di cambiare il mondo grazie alle idee delle menti più inspirate del nostro tempo. La sua mission è "Ideas worth spreading", idee che vale la pena diffondere.


La ricerca di pianeti abitabili
La vita si è formata solo sulla Terra? E gli organismi complessi? E la vita intelligente? Ci sono altri pianeti abitabili?

Il primo passo è capire se ci sono altri sistemi di pianeti oltre il nostro. La ricerca si è quindi inizialmente concentrata sugli esopianeti o pianeti extrasolari, cioè pianeti che appartengono ad un sistema solare diverso dal nostro. Qui una spiegazione di come procede la ricerca.

La prima scoperta risale al 1992 quanto furono trovati tre pianeti in un sistema di una stella pulsar chiamata PSR B1257+12, di cui due super terre, cioè pianeti molto più grandi del nostro (in questo caso con una massa di 4 volte la Terra) che sono stati chiamati Poltergeist e Fobetore.
Da allora ne sono stati scoperti più di 3000 e pare che il numero debba aumentare di molto. Uno studio sostiene che ci sia una media di 1,6 pianeti per sistema solare ... e se nella Via Lattea i sistemi sono 100 miliardi...
Però occorre precisare che la maggior parte di questi pianeti sono giganti gassosi.

Al momento gli scienziati utilizzano 7 metodi per individuare un pianeta:
1. Spettroscopia Doppler o velocità radiale: lettura di cambiamenti nella velocità radiale di una stella prodotti dalla massa di un pianeta.
2. Transito: variazioni della luminosità di una stella dovute al transito di un pianeta davanti ad essa.
3. Microlente gravitazionale: variazioni della luminosità di una stella dovute all'aumento di del campo gravitazionale per effetto dell'assommarsi della gravità del pianeta.
4. Rilevamento diretto: tramite radiotelescopi in grado di filtrare il segnale delle stelle
5. Variazioni degli intervalli di emissioni di una Pulsar
6. Sfruttamento della Relatività Speciale
7. Astrometria
Gli scienziati attendono ora lo sviluppo di una nuova generazione di strumenti che darà loro informazioni molto più precise.

Il 7 marzo 2009 la NASA ha lanciato nello spazio Kepler, un telescopio costruito per individuare i pianeti e scoprire la loro diversità. Kepler doveva individuare pianeti nella fascia abitabile dei sistemi solari, studiarne massa e orbita, determinare le proprietà delle stelle che ospitano pianeti.
Kepler ha smesso di funzionare nel 2013 a causa della rottura di due suoi giroscopi necessari al puntamento, ma pare che a breve una soluzione consentirà di farlo ruotare nuovamente.

Il 23 luglio 2015 la NASA ha stupito il mondo rivelando che nella costellazione del Cigno, a soli 1.400 anni luce da noi, c'è un pianeta che ruota attorno ad una stella simile al nostro sole, si trova nella fascia abitabile, ha un diametro del 60% più grande della Terra e un tempo di rivoluzione di 385 giorni. Si chiama Kepler-452b

Il 22 febbraio 2017 la NASA ha annunciato che a 40 anni luce da noi c'è una stella chiamata Trappist-1 che possiede degli esopianeti. Trappist è il piccolo telescopio dell'università di Liegi sviluppato per riconoscere esopianeti di stelle nane attraverso il metodo del transito. Trappist-1 è una stella piccola e "fredda": ha le dimensioni di circa 1/10 del nostro sole e un calore che è meno della metà del sole. La cosa importante è che presenta un sistema di 7 pianeti di cui i più interni di tipo roccioso. In particolare i pianeti quarto, quinto e sesto, chiamati E, F, G dovrebbero avere una temperatura tra 0° e 100°, adatta alla presenza di acqua allo stato liquido.
La notizia su Focus.it

Archivio degli esopianeti della Nasa

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